ALLEVAMENTO (Cristina - Valentina - Lorenza)

Mirato alla selezione del:

SEGUGIO ITALIANO A PELO FORTE  (per la caccia alla lepre e cinghiale)

LAGOTTO ROMAGNOLO  (per la ricerca di tartufi)

Lo Standard

Home
Dove siamo
Assistenza
Lo Standard
I miei campioni
Risultati
Curiosità

STANDARD DEL SEGUGIO ITALIANO A PELO FORTE

(Approvato dal Consiglio Direttivo dell’Enci, aggiornato al 27/11/1989)

 

Paese d’origine: 

Italia.

 

Utilizzazione:

cane da caccia, da seguita specializzato nella caccia alla lepre e al cinghiale Classificazione F.C.I.: Gruppo VI, cani da seguita di taglia media, con prova di lavoro.

 

Brevi cenni storici

L'origine del segugio italiano si perde nella notte dei tempi. Cani del medesimo tipo e della medesima statura degli attuali segugi si trovano effigiati nelle due statue di "Diana cacciatrice' (Museo di Napoli) e "Diana scoccante l'arco (MuscoVaticano).

Due scheletri, in perfetto stato di conservazione, sono stati recentemente scoperti in una necropoli longobarda in provincia di Verona identici a quelli dei segugi italiani. Nel castello di Borso d'Este (1600) travasi un dipinto di un cane che rappresenta alla perfezione il segugio.

 

Aspetto generale del cane

La struttura morfologica è quella di un mesomorfo, il cui tronco sta nel quadrato; armonico rispetto al formato (eterometria) e disarmonico rispetto ai profili (alloidismo). La sua costruzione, bene equilibrata, di simmetria perfetta, di ossatura bene sviluppata con forme asciutte fornite di buoni muscoli e con assoluta assenza di grasso, lo rende capace di seguire la selvaggina dall'alba al tramonto,

 

Proporzioni importanti

L'altezza al garrese da terra è pari alla lunghezza del tronco, misurata dall'articolazione scapolo‑omerale alla punta estrema dell'ischio. Non si richiede un garrese alto, deve essere di poco superiore al livello della groppa.

La lunghezza del muso deve raggiungere la metà della lunghezza totale della testa. L'altezza del torace è di poco superiore al 50% dell'altezza al garrese.

 

Comportamento e carattere

E usato e corrisponde perfettamente sia al monte che al piano e nei terreni più aspri.

E' fornito di resistenza, oltre che di buona velocità e lavora con impegno e passione sia isolato che in muta. Rispetto ai soggetti a pelo raso, è più riservato, meno esuberante, saggio, calmo e ponderato nel lavoro. Sguardo gentile, soave ma fiero e velato da un alone di malinconia. Voce squillante e piacevolissima.

 

Testa

Dolicocefala, la sua lunghezza totale raggiunge i  4/10 dell'altezza al garrese.

 

Regione craniale

Visto dall'alto il cranio si presenta a forma di ellissi allungata; il suo asse longitudinale superiore è moderatamente divergente in rapporto all'asse longitudinale del muso; il suo profilo superiore presenta una leggera arcuatura: la larghezza bizigomatica dei cranio deve essere inferiore alla metà della lunghezza totale della testa le arcate sopracciliari poco sviluppate; il solco frontale poco marcato, la protuberanza occipitale netta, ma arretrata, più che visibile, sensibile solo al tatto, in senso longitudinale deve essere corta. Stop pochissimo marcato; dal profilo superiore del muso deve rimontare al cranio in dolce pendenza.

 

Regione facciale

Tartufo: grande, sporgente sulla linea verticale anteriore delle labbra, fresco e umido, con narici ben aperte e mobili. Pigmento sempre nero.

 

Muso

La lunghezza del muso è il 50% della lunghezza totale della testa: la sua profondità è di poco superiore alla metà della lunghezza del muso; la sua larghezza raggiunge il 17% della lunghezza totale della testa; il profilo della canna nasale è leggermente convesso le facce laterali del muso sono fra loro convergenti, ma in misura tale da non determinare un muso a punta. Le branchie della mandibola tendono alla linea retta in tutta la loro lunghezza e sono poco sviluppate anteriormente.

La regione sottorbitale è cesellata, ma leggermente più carica di quella del segugio a pelo raso.

 

 

Mascella

In apparenza robusta, con sviluppo normale, arcate dentarie perfettamente combaciantesi anteriormente.

 

Guance

Non troppo evidenziate.

 

Denti

Denti bianchi regolarmente allineati, completi per sviluppo e numero chiusura degli stessi; corretta a tenaglia, ammessa la forbice.

 

Occhi

Occhi grandi e luminosi, di colore ocra scuro, in posizione semilaterale l'angolo interno delle palpebre deve trovarsi a uguale distanza fra il margine anteriore del tartufo e la punta esterna della cresta occipitale; espressione magnetica, sguardo dolce, fiero con un velo di tristezza; rime palpebrali a mandorla con palpebre bene aderenti al bulbo. Il pigmento dei margini palpebrali deve essere nero.

 

Orecchie

La loro inserzione è a livello dell'arcata zigomatica e moderatamente larga; sono pendenti, di forma triangolare, piatte in quasi tutta la loro lunghezza (66‑70% della lunghezza totale della testa) e molto larghe. L'apice dell'orecchio deve terminare in una punta stretta. La sua cartilagine deve essere, benché sottile, piuttosto rigida in tutta la sua estensione, e la sua inserzione che è molto rigida, presenta una torsione che porta avanti tutto l'orecchio non permettendogli di rilassarsi né di ripiegarsi su se stesso né di accartocciarsi. La punta dell'orecchio si torce leggermente verso l'interno. L'orecchio è coperto di pelo moderatamente lungo, più corto di quello del tronco e meno ruvido con assoluta assenza di frange.

 

Collo

Profilo

Il profilo superiore del collo presenta una leggera arcuatura, quello inferiore è assolutamente esente da giogaia.

 

Lunghezza

La lunghezza del collo è pari alla lunghezza della testa, raggiunge cioè i 4/10 dell'altezza al garrese.

 

Forma

La forma del collo è a tronco di cono che si inserisce alla testa con un distacco della nuca ben marcato, parimenti deve unirsi al tronco in armonica fusione con le spalle. Il collo si presenta molto asciutto e leggero e deve dare l'impressione di un collo poco muscoloso.

 

Pelle

Molto tesa con assoluta assenza di giogaia.

 

Tronco

La lunghezza del tronco, misurata dalla punta della spalla alla punta della natica, è pari all'altezza al garrese.

 

Linea superiore

La linea superiore è rettilinea dal garrese verso la groppa, alquanto convessa alla regione del rene, vista di profilo.

 

Garrese

Poco elevato sulla linea del dorso e stretto per il ravvicinamento della punta delle scapole fra di loro: armonica la fusione con il collo.

 

Dorso

Il profilo superiore del dorso è rettilineo con muscolatura sostenuta anche se poco appariscente; la lunghezza della regione toracica sta alla lunghezza della regione lombare nel rapporto 3 a 1. La lunghezza del lombo è un po' meno del quinto dell'altezza al garrese, la larghezza della regione lombare è un po' meno della lunghezza; la sua muscolatura è assai sviluppata.

 

Groppa

Il profilo superiore della groppa è dolcemente convesso. La groppa è considerata orizzontale dato che la sua inclinazione, dall'anca all'inserzione della coda, oscilla fra i 15 e i 20 gradi; la lunghezza della groppa è circa 1/3 dell'altezza al garrese e la sua larghezza è 2/3 della sua lunghezza; poderosa la muscolatura.

 

Torace

La lunghezza del torace è circa la metà dell'altezza al garrese la sua larghezza è di circa 1/3 dell'altezza al garrese; la stia altezza deve essere all'incirca il 48% dell'altezza al garrese, ma le coste presentano scarsa convessità. Gli archi costali invece devono essere bene aperti.

Petto moderatamente ampio: il manubrio dello sterno deve essere situato al livello della punta delle spalle.

 

Linea inferiore

Il profilo inferiore e è determinato da una linea retta che rimonta dolcemente verso l'addome, che è asciutto e mai retratto; i fianchi sono snelli con normale grassella mai abbondante.

 

Coda

La coda è inserita in alto sulla linea della groppa; si presenta più sostanziosa alla radice rispetto a quella del segugio a pelo raso, ricoperta di pelo in tutta la sua lunghezza, ma con assenza assoluta di frangia.

Il portamento della coda a riposo, è a scimitarra, in azione oscilla dalla destra, alla sinistra sulla direzione della linea dorsale fino a sfiorare i fianchi, in alternanza a movimenti rotatori. La coda è considerata lunga benché la sua punta sia molto ravvicinata alla punta del garretto.

 

Arti

Arti anteriori

Nell'insieme gli appiombi, visti di profilo, seguono la linea verticale che dall'articolazione scapolo‑omerale deve cadere a terra toccando la punta delle dita, mentre la verticale, abbassata dall'articolazione omero‑radiale, deve dividere in due parti quasi uguali (la maggiore è quella anteriore) l'avambraccio e il carpo, uscendo fuori posteriormente a livello della metà lunghezza del metacarpo. L'altezza dell'arto anteriore fino al gomito è uguale a metà dell'altezza al garrese.

 

Spalle

La spalla è asciutta, lunga ben libera nei movi­menti: la punta delle scapole molto ravvicinate fra loro.

La sua inclinazione sull'orizzonte è da 45° a 55°.

 

Braccio

Ben saldato al tronco, è come la spalla, fornito di muscoli lunghi, asciutti e paralleli al piano mediano del tronco. L'angolo scapolo‑omerale è di 110° se si considera la scapola con inclinazione di 45°­.

 

Gomito

1 gomiti sono equidistanti, in parti uguali, al piano mediano del tronco, perciò non devono essere deviati ne in fuori ne in dentro. Angolo omero‑radiale da 135°  a 145°,

 

Avambraccio

La sua lunghezza è prossima ad 1/3 dell'altezza al garrese; la direzione è perpendicolare al terreno; scanalatura carpio‑cubitale ben evidente. L’avambraccio deve dare l'impressione di un arto secco e molto asciutto.

 

Carpo

I Carpi sono secchi coperti di pelle fine e sottile. Visti di fronte seguono la linea retta verticale dell'avambraccio.

 

Metacarpi

La lunghezza non è inferiore al sesto di tutto l'arto anteriore al gomito; visti di profilo sono alquanto stesi.

 

Piede

E' di forma ovale (piede di lepre) a dita unite fra di loro e arcuate, ricoperte da pelo fitto; cuscinetti digitali poco carnosi; le suole asciutte e dure, coriacee e pigmentale in nero. Unghie forti, ricurve e sempre nere. Qualche unghia bianca (non rosa) non è difetto.

 

Arti posteriori

Nell'insieme la verticale abbassata dalla punta della natica tocca o quasi la punta delle dita. Posteriormente la verticale abbassata dalla punta della natica divide in due parti uguali la punta del garretto, il metatarso e il piede. La lunghezza totale dell'arto posteriore è circa il 90% dell'altezza al garrese.

 

Coscia

E’ lunga e larga, La sua lunghezza non è inferiore al terzo dell'altezza al garrese. il suo margine inferiore è poco convesso; la punta delle natiche è molto evidente. I muscoli salienti sono nettamente divisi gli uni dagli altri. La direzione della coscia alquanto obliqua dall'alto in basso e dall'indietro in avanti. L'angolo dell'articolazione coxofemorale oscilla fra i 90° e i 95°.

 

Gamba

La sua lunghezza è di poco inferiore a quella della coscia e la sua inclinazione è di 40° sull'orizzonte. E' coperta da muscoli asciutti; la scanalatura gambale ben marcata ed evidente, la safena esterna ben evidente.

 

Ginocchio

Il ginocchio deve trovarsi in perfetto appiombo con l'arto, non è deviato nè verso l'interno nè verso l'esterno L'angolo femoro‑tibiale oscilla fra i 110° e i 120°.

 

Garretto

Molto larghe le sue facce; è considerato basso in quanto che la distanza dalla punta a terra non oltrepassa il 27% dell'altezza al garrese. L'angolo tibio‑tarsiale è chiuso, data l'accentuata inclinazione della tibia: la sua apertura oscilla fra i 115° e i l25°.

 

Metatarso

La sua lunghezza è data dall'altezza al garretto; robusto ed asciutto. La sua posizione è perpendicolare al terreno. Assenza dello sperone.

 

Piede

E’ meno ovale dell'anteriore e con tutti i requisiti di questo.

 

Andatura

La vocazione del segugio è il galoppo, ma l'azione venatoria gli impone anche il passo ed il trotto.

 

Pelle

Ben aderente al corpo in ogni sua regione e alquanto spessa. Il pigmento delle mucose, delle sclerose delle unghie e delle suole dei cuscinetti digitali e plantari, assolutamente nero. Il pigmento sul palato non è prescritto, ma costituisce sempre una qualità.

 

Mantello

 

Pelo

La lunghezza del pelo sul tronco non dovrebbe oltrepassare i cinque centimetri. Il pelo è decisamente ruvido, fatta eccezione sulla testa sulle orecchie, sugli arti e sulla coda. I peli sulla testa, sulle orecchie e sul muso sono in generale meno ruvidi che sul tronco e sulle labbra; la sua lunghezza, che è però limitata, costituisce la cosiddetta barba. I peli sulle arcate sopraciliari hanno una lunghezza limitata da non coprire o cadere sugli occhi.

 

Colore

I colori ammessi sono: il fulvo unicolore in tutte le sue gradazioni, dal rosso fulvo carico e carbonato al fulvo sbiadito e il nero focato. Il fulvo può avere bianco sul muso e sul cranio (maschera simmetrica o no); la stella bianca al petto, sul collo, sui metacarpi e metatarsi, sui piedi alla punta della coda. Però il bianco non è desiderabile e meno ve n'è meglio è. Il nero focato può avere solo la stella bianca al petto, e nel tal caso il segugio viene detto tricolore.

 

Taglia e peso

Altezza al garrese: maschi da cm. 52 a cm. 60. Femmine da cm. 50 a cm. 58.

Peso: maschi da 20 a 28 Kg. Femmine: da 18 a 26 Kg.

I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.

 

Difetti

Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità ed alla sua diffusione, così come l'ambio continuato.

Sono tollerati 2 cm. in più o in meno quando si tratta di un soggetto eccellente.

 

Difetti eliminatori

 

Testa

Assi cranio‑facciali convergenti.

Quando le altezze sono superiori o inferiori ai margini di tolleranza

 

Difetti da squalifica

Enognatismo, canna nasale concava, monorchidismo, criptorchidismo, incompleto sviluppo di uno o di tutte e due i testicoli, anurismo o brachiurismo tanto congenito che artificiale, colore ardesia o piombo, tigrato, caffè, marrone o fegato o bianco, se in prevalenza, depigmentazione totale o della maggior parte del tartufo o dei margini palpebrali, occhio gazzuolo.

 

IL LAGOTTO ROMAGNOLO

GRUPPO 8°, RAZZA N. 325/BIS: STANDARD MORFOLOGICO (del Dr. Antonio Morsiani)

Paese d’origine

Italia.

 

Utilizzo

Cane specializzato nella ricerca del tartufo su qualsiasi tipo di terreno.

 

Classificazione F.C.I.

Gruppo 8° - cani da riporto, da cerca e da acqua.

Sezione 3a cani da acqua.

N. 325/bis.

 

Brevi cenni storici

Antica razza da riporto in acqua presente fin dal XVI secolo nelle valli di Comacchio e nelle lagune ravennati e diffusasi poi, a partire dalla fine del XIX secolo, nelle pianure e nelle colline romagnole con la precisa funzione di cane da tartufi.

 

Aspetto generale

Il lagotto è un cane di mole medio-piccola, di aspetto rustico, fortemente costruito e molto ben proporzionato, con pelo fitto e ricciuto a tessitura lanosa.

La conformazione generale è quella di un leggero mesomorfo il cui tronco sta nel quadrato, armonico rispetto al formato (eterometria) e disarmonico rispetto ai profili (alloidismo).

 

Scheletro

1) Osso intermascellare. 2) Osso mascellare superiore. 3) Osso frontale. 4) Osso parietale. 5) Processo zigomatico. 6) Mandibola. 7) Cavità orbitale. 8) Atlante. 9) Ultima vertebra del collo. 10) I costola. 11 – 12) False costole. 13) Manubrio dello sterno. 14) Apofisi xifoidea. 15) V vertebra dorsale. 16) XIII dorsale. 17) I lombare. 18) Ultima lombare. 19) Sacro. 20) Coda. 21) Scapola. 22) Omero. 23) Radio. 24) Ulna. 25) Carpo. 26) Metacarpo. 27) Falangi. 28) Bacino. 29) Articolazione coxofemorale. 30) Femore. 31) Rotula. 32) Tibia. 33) Fibula. 34) Tarso. 35) Metatarso. 36) Falangi.

 

Muscolatura

1) Muscolo elevatore naso-labiale. 2) Muscolo canino. 3) Muscolo buccinatore labiale. 4) Muscolo risorio. 5) Muscolo massetere. 6) Muscolo grande zigomatico. 7) Muscolo temporale. 8) Muscolo sterno-joideo. 9) Muscolo parotide-auricolare. 10) Muscolo digastrico. 11) Muscolo occipitale. 12) Muscolo sterno-cefalico. 13) Muscolo mastoido-omerale. 14) Muscolo bicipite. 15) Muscolo trapezio (dorsale-cervicale). 16) Muscolo angolare della scapola. 17) Muscolo omotracheliano. 18) Muscolo deltoide. 19) Muscolo tricipite. 20) Muscolo estensore anteriore del metacarpo e delle dita. 21) Muscolo flessore del metacarpo. 22) Muscolo flessore laterale del metacarpo. 23) Muscolo flessore obliquo del metacarpo. 24) Muscolo interno del gomito. 25) Muscolo lungo elevatore delle falangi. 26) Muscolo gran dorsale. 27) Muscolo pettorale ascendente. 28) Muscolo retto dell’addome. 29) Muscolo grande obliquo addominale. 30) Muscolo gluteo medio. 31) Muscolo tensore della fascia lata. 32) Muscolo psoas. 33) Muscolo gluteo superficiale. 34) Muscolo bicipite femorale. 35) Muscolo semimembranoso. 36) Muscolo tibiale anteriore. 37) Muscolo lungo estensore delle falangi. 38) Muscolo lungo estensore della gamba. 39) Muscolo flessore profondo delle falangi. 40) Tendine d’Achille.

 

Proporzioni importanti

La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell'altezza al garrese. La lunghezza del muso e inferiore di 2/10 rispetto alla lunghezza del cranio (cioè il muso corrisponde al 44% circa della lunghezza totale della testa).

L'altezza del costato è alquanto inferiore al 50% dell'altezza al garrese e può sfiorare il 44% di tale altezza.

 

Comportamento e carattere

La funzione del Lagotto consiste nella ricerca del tartufo, lavoro che svolge con passione ed efficienza, sfruttando la sua innata attitudine alla cerca e l'ottimo olfatto. Avendo cancellato l'istinto venatorio, nel suo lavoro noti viene distratto dal selvatico e può considerarsi l'unico vero specialista per la ricerca del tartufo.

Sobrio, intelligente, affettuoso, attaccatissimo al padrone e facilmente addestrabile, il Lagotto è anche ottimo cane avvisatore e da compagnia.

 

Testa

Moderatamente massiccia e di forma trapezoidale vista dall'alto, ha gli assi longitudinali superiori del cranio e del muso fra loro lievemente divergenti.

La sua lunghezza raggiunge i 4/10 dell'altezza al garrese. L’indice cefalico va da 50 a 54. La pelle è aderente ai tessuti sottostanti, liscia e tesa.

 

Regione del cranio

Il cranio è largo agli zigomi La sua lunghezza corrisponde al 56% della lunghezza totale della testa e la larghezza (diametro bizigomatico) è pari alla lunghezza.

Visto di fronte si presenta arcuato.

Di profilo forma un arco molto aperto che si attenua nella regione occipitale,

Seni frontali ben sviluppati nelle tre dimensioni, arcate sopracciliari marcate, depressione naso‑frontale (stop) non troppo accentuata ma evidente, solco medio‑frontale pronunciato, cresta occipitale corta e relativamente depressa, fosse sopra‑orbitali (fontanelle) leggermente segnate.

 

Regione del muso

Tartufo

Voluminoso, con narici molto ampie, aperte e mobili. Scanalatura mediana assai pronunciata. In profilo è sulla stessa linea della canna nasale e sporge impercettibilmente sulla faccia anteriore delle labbra (86/87° circa rispetto alla canna nasale). Il colore va dal marrone chiaro al marrone scuro in rapporto alla tonalità del mantello.

 

Muso

La sua lunghezza è inferiore di 2/10 alla lunghezza del cranio (cioè il muso corrisponde al 44% circa della lunghezza totale della testa). La sua profondità o altezza raggiunge gli 8,5/10 della lunghezza della canna nasale (cioè il 40% della lunghezza totale della testa). La sua larghezza è inferiore di 3,/10 rispetto alla lunghezza  (è pari cioè al 29% della lunghezza totale della testa). Le sue facce laterali sono lievemente convergenti ma la faccia anteriore è piuttosto piatta. Il profilo inferiore del muso è dato dalla mandibola.

 

Labbra

Le labbra superiori, poco sviluppate e piuttosto stirate,  hanno la commessura labiale appena visibile. Viste di fronte formano, alla loro disgiunzione, un ampio semicerchio. I bordi labiali sono pigmentati nelle varie tonalità del marrone. Le labbra sono ricoperte da peli lunghi piuttosto ispidi che formano mustacchi.

 

Mascelle

Ben sviluppate. Le branche della mandibola sono piuttosto rettilinee e il corpo mandibolare è forte e, relativamente largo. I denti sono bianchi, completi per sviluppo e numero, con impianto degli incisivi a forbice o a tenaglia, tollerata la forbice rovesciata (antiversione degli incisivi inferiori).

 

Guance

Masseteri piatti.

 

Occhi

Grandi, rotondeggianti e leggermente affioranti. Il colore dell'iride va dall'ocra al nocciola scuro e al marrone a seconda del mantello. Posti in posizione sub-frontale hanno palpebre aderenti con margini pigmentati nelle diverse tonalità del marrone Ciglia estremamente sviluppate. Espressione, attenta, intelligente e vivace.

 

Orecchie

Moderatamente grandi in rapporto al volume della testa, con apici lievemente arrotondati. Di forma triangolare con base piuttosto larga, attaccate appena al di sopra dell'arcata zigomatica, portate pendenti in riposo o lievemente rilevate in attenzione. Se stese, raggiungono la canna nasale ad 1/4 della sua lunghezza.

Il pelo sulle orecchie tende ad aprire il riccio pur mantenendosi sempre ben mosso Non esiste porzione d'orecchia cori pelo corto. L'interno del padiglione auricolare è ricoperto di peli.

 

Collo

Lievemente arcuato superiormente, Assolutamente privo di giogaia. Appena più corto della testa (8,5/10 della lunghezza totale della testa), ha un perimetro che può raggiungere, nei maschi, il doppio della sua lunghezza. E’ forte, muscoloso, asciutto, a sezione ovale, con buon distacco dalla nuca.

 

Tronco

E’ fortemente costruito e raccolto (la sua lunghezza coincide con l'altezza al garrese).

 

Linea superiore

Rettilinea dal garrese verso la groppa.

 

Garrese

Supera il livello della groppa e pur non essendo troppo stretto è tuttavia abbastanza elevato e prolungato all'indietro.

 

Dorso

Rettilineo molto muscoloso. La sua lunghezza coi risponde al 33% circa dell'altezza al garrese.

 

Lombo

Corto, solidissimo, lievemente convesso in profilo ben raccordato con dorso e groppa. La sua lunghezza corrisponde ad 1/6 dell'altezza al garrese, mentre la larghezza eguaglia e talora supera leggermente la lunghezza.

 

Groppa

Lunga (circa il 32% dell'altezza al garrese), larga (in media il 24% dell'altezza al garrese), muscolosa, lievemente inclinata (l’inclinazione del coxale va da 25° a 30°.

 

Secondo l’inclinazione del coxale:

la groppa è definita: orizzontale          da 15° a 25°

                                 inclinata              da 25° a 35°

                                 obliqua o avvallata oltre i 35°

 

Costato

Ben sviluppato. Disceso al gomito, il suo perimetro supera di 1/5 l’altezza al garrese, il suo diametro trasverso, che è massimo a metà dell’altezza toracica, sfiora il 31% dell’altezza al garrese, la sua profondità raggiunge il 54% dell’altezza al garrese, la sua altezza tocca il 44% dell’altezza al garrese. Anteriormente presenta un lievissimo accenno di carenatura per poi allargarsi notevolmente, all’interno a partire dalla sesta costa.

 

Linea inferiore

Il profilo sterno-ventrale evidenzia una regione sternale lunga che, tendente alla linea retta in un primo breve tratto, prosegue poi in un semicerchio a corda molto larga rimontante dolcemente verso l’addome che non è troppo retratto.

 

Coda

Inserita a mezza altezza, affusolata alla punta, se stesa sfiora il garretto. E’ ricoperta di pelo lanoso e ispido. Portata a scimitarra in riposo, si rialza decisamente in attenzione. In lavoro o quando il cane è eccitato può essere portata anche notevolmente rialzata sulla linea del dorso, mai però incurvata ad anello.

 

Arti

Arti anteriori

Esame generale

Appiombi regolari sia di profilo sia di fronte. L’altezza degli arti anteriori al gomito rasenta il 56% dell’altezza al garrese.

 

Spalla

Lunga (raggiunge il 30% dell’altezza al garrese), obliqua (52°/55°), muscolosa, forte, aderente al torace ma libera nei movimenti. L’angolo scapolo-omerale oscilla fra il 110° e 115°.

 

Braccio

Muscoloso, di ossatura asciutta, la sua lunghezza corrisponde al 30% dell’altezza al garrese. La sua inclinazione sull’orizzonte varia da 58° a 60°.

 

Avambraccio

Perfettamente verticale, a sezione ovale, con ossatura compatta. La sua lunghezza corrisponde al 36% dell’altezza al garrese.

 

Gomiti

Lunghi, prominenti, ben aderenti ma non serrati al costato, coperti di pelle asciutta, devono trovarsi come gli omeri su un piano rigorosamente parallelo a quello sagittale del tronco. La punta del gomito (epifisi olecranica) è situata sulla verticale abbassata dall’angolo caudale della scapola al suolo.

 

Carpo

Visto di fronte segue la linea verticale dell’avambraccio. E’ asciutto, spesso e mobile. L’osso pisiforme è ben sporgente.

 

Metacarpo

Di grossezza alquanto inferiore all’avambraccio, è asciutto, elastico, con minimo tessuto cellulare sottocutaneo. Visto di fronte la sua direzione dev’essere sul medesimo piano verticale passante per l’avambraccio, visto di profilo forma un angolo col suolo di 75°/80°.

 

Piede

Piedi anteriori rotondeggianti, compatti e con dita arcuate e raccolte. Unghie forti e ricurve. Buona pigmentazione dei cuscinetti plantari e digitali. Membrana interdigitale molto sviluppata.

 

Arti Posteriori

Giudizio d’insieme

Appiombi regolari, treno posteriore potente e ben rapportato alla mole del cane.

 

Coscia

Lunga (fino al 35% dell’altezza al garrese), con muscoli ben evidenziati e nettamente divisi, presenta una lieve convessità  posteriore.

L’asse del femore, alquanto obliquo dall’alto in basso e dall’indietro in avanti, ha un’inclinazione di 80° sull’orizzontale, l’angolo coxo-femorale è quindi di circa 105/110°. Il piano verticale passante per la coscia, in relazione al piano mediano del corpo, è parallelo.

 

Gamba

Di poco più lunga della coscia (36% circa dell’altezza al garrese), con buona ossatura e muscolatura, ha la scanalatura gambale ben evidenziata. La sua inclinazione sull’orizzontale va da 50° a 55° con un angolo femoro-rotuleo-tibiale di circa 130/135°. La sia direzione è parallela al piano mediano del corpo.

 

Garretto

Largo, spesso, asciutto, con salienze ossee ben evidenziate, parallelo rispetto al piano mediano del corpo. L’angolo tibio-metatarsico è di circa 140°.

 

Metatarso

Asciutto, cilindrico, sempre perpendicolare al suolo.

 

Piede

Piedi posteriori lievemente più ovaleggiati degli anteriori e con falangi un po’ meno arcuate.

 

Andatura

Passo ordinario, Trotto deciso e brioso. Tratti di galoppo.

 

Pelle

Ben aderente al corpo in ogni regione, sottile, con tessuto cellulare sottocutaneo scarso. Non deve formare rughe. Il pigmento delle mucose e delle sclerose va dal marrone chiaro al marrone scuro o molto scuro, altrettanto dicasi per i cuscinetti carpali, digitali e plantari.

 

Mantello

Pelo a tessitura lanosa, semi-ruvido in superficie, a riccio molto stretto, incurvato ad anello, con evidente sottopelo. Mai intrecciato a formare cordicelle o boccoli.

L’arricciatura dev’essere distribuita omogeneamente su tutto il corpo tranne che sulla testa dove il riccio tende ad aprirsi. Mustacchi, barba e sopraccigli ben forniti. Anche le guance sono ricoperte di pelo folto.

Il pelo di copertura e soprattutto il sottopelo sono idrorepellenti.

Poiché il pelo, se non viene tagliato, tende ad infeltrirsi, è necessaria almeno una tosatura completa all’anno, oltre all’eliminazione periodica del pelo e del sottopelo infeltriti.

 

Colore

Bianco sporco unicolore, bianco a macchie marroni o arancio, roano marrone, marrone unicolore (nelle diverse tonalità), arancio unicolore. In alcuni soggetti è presente la maschera marrone o testa di moro.

 

Altezza del Garrese

Maschi:      da 43 a 48 cm (ideale 46 cm)

Femmine:   da 41 a 46 cm (ideale 43 cm)

Tolleranza di 1 cm in più o in meno.

 

Peso

Maschi:                  da 13 a 16 Kg.

Femmine:               da 11 a 14 Kg.

 

Difetti

Ogni deviazione delle caratteristiche indicate nella descrizione di ciascuna regione costituisce difetto che nel giudizio dev’essere penalizzato in rapporto alla sua gravità e diffusione.

 

Difetti eliminatori

Convergenza degli assi cranio-facciali, canna nasale concava, prognatismo accentuato e deturpante depigmentazione parziale, strabismo bilaterale, pelo non arricciato o tosato a zero, mantello nero o pezzato di nero, presenza di speroni, coda amputata, altezza del garrese superiore o inferiore ai limiti prescritti.

 

Difetti da squalifica

Enognatismo, monorchidismo, criptorchidismo, depigmentazione totale, occhio gazzuolo.

 

Home ]